Le mani gonfie con dentro le dita, il sangue pesto, il cuore aperto e io ne ero rimasto chiuso fuori al freddo. Lo stomaco rivoltato, i conati della disperazione e le palpebre socchiuse dall’alcool. Il mattino del 2 febbraio del 2022 iniziava così: angusto, violento e senza apparente via di uscita.
I pugni contro la campana del vetro quasi a voler risuonare contro un riflesso sbiadito e sporco in frammenti in un suono altro: di certo non mio.
“T’amo da ucciderti” nasce da un sogno, fatto questa estate. Diventa una poesia e poi vince, partecipando a un concorso, un posto all’interno di Agenda Ensemble.
Se il 2 Febbraio 2022 è stato uno dei giorni peggiori della mia vita, è significativo che T’amo da ucciderti sia stato casualmente inserito nella pagina “2 Febbraio 2023”.
Questo post, non vuole fungere né da vanto né da vittimismo, è solamente un promemoria per me stesso.
Le stesse mani che ti uccidono possono salvarti.